SALUTE e MEDICINA
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Diabete di tipo 2: prodotti naturali efficaci

Il diabete tocca milioni di persone, un vero flagello mondiale. Succede quando il nostro corpo non gestisce l'insulina come dovrebbe, facendo salire il glucosio nel sangue. Senza la giusta attenzione, questa condizione può intaccare organi cruciali come cuore e reni, e persino la nostra vista. In questo contesto, non mancano rimedi naturali che, insieme alle cure classiche, promuovono un trattamento più completo e armonico del diabete, adattandosi bene a chi cerca un approccio più integrato alla propria salute.

FotoLa ricerca ci insegna un trucco o due su come tener testa al diabete. Prodotti naturali come il ginseng americano, il cromo, la cannella e i funghi terapici sembrano promettenti per regolare lo zucchero nel sangue. Se mescoliamo questi aiuti naturali con una dieta sana e un po' di attività motoria, potremmo migliorare la nostra reazione all'insulina e mantenere stabile il glucosio.

Con il diabete che non dà tregua, i rimedi naturali aprono una finestra di speranza. Non solo potenziano i trattamenti di routine, ma abbracciano la natura per dare al nostro organismo quel qualcosa in più. Ricorda, l'armonia è tutto. Collaborare strettamente con i professionisti della salute è il segreto per trovare il modo migliore di vivere bene con il diabete.

Ci sono due tipi principali: il tipo 1 e il tipo 2. Il primo scatta improvviso e richiede insulina da subito. Il secondo, più comune, spesso nasce da una dieta sbagliata e scarsa attività fisica.

Il DIABETE MELLITO TIPO 1 è caratterizzato dalla distruzione delle cellule del pancreas che producono insulina (Beta-cellule) ed è causato da una problematica autoimmune (produzione di autoanticorpi diretti contro le β-cellule) o idiopatica (causa sconosciuta). Poiché vi è carenza assoluta di insulina la terapia farmacologica prevede la somministrazione di insulina esogena associata ad una dieta sana ed esercizio fisico.

Il DIABETE TIPO 2 invece, risulta da una complessa interazione tra il profilo genetico dell’individuo e molteplici fattori ambientali (eziopatogenesi multifattoriale) quali incremento ponderale, diete incongrue (es. eccessivo contenuto di grassi nella dieta che porta ad alterazioni lipidiche plasmatiche), inattività fisica. La terapia è non farmacologica (modifica abitudini alimentari e dell’attività fisica) ma in alcuni casi è opportuno ricorrere alla terapia farmacologica.

In assenza di sintomi tipici la diagnosi di diabete viene posta sulla base del riscontro, confermato in almeno due diverse occasioni, di diversi parametri:

1) Glicemia a digiuno > o = 126 mg/dl (dosaggio eseguito al mattino, dopo almeno 8h di digiuno);
2) Glicemia > o = 200 mg/dl 2h dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g di glucosio);
3) Emoglobina glicata (HbA1c) > o = 6,5% (> o = 47,5 mmol/mol).

Se non lo gestiamo bene, il diabete può fare danni gravi. Può rovinare i vasi sanguigni e causare malattie cardiovascolari, problemi ai reni, alla vista, e disturbi ai nervi. Questo lo rende una delle principali cause di disabilità e morte nel mondo.

Gestirlo correttamente è vitale. Serve un approccio olistico che va oltre la medicina. Va implementata una dieta sana, esercizio fisico regolare, e monitoraggio costante dei livelli di zucchero. È altrettanto importante educarsi sulla propria condizione.

Il diabete tocca milioni di persone, un vero flagello mondiale. Succede quando il nostro corpo non gestisce l'insulina come dovrebbe, facendo salire il glucosio nel sangue. Senza la giusta attenzione, questa condizione può intaccare organi cruciali come cuore e reni, e persino la nostra vista. In questo contesto, non mancano rimedi naturali che, insieme alle cure classiche, promuovono un trattamento più completo e armonico del diabete, adattandosi bene a chi cerca un approccio più integrato alla propria salute.

I RIMEDI NATURALI NEL TRATTAMENTO DEL DIABETE
Il ruolo dei rimedi naturali nel controllo del diabete è diventato un argomento di crescente interesse sia per chi vive con questa condizione sia per i professionisti del settore sanitario. La ricerca suggerisce che alcuni supplementi naturali possono fornire vantaggi supplementari se usati in aggiunta ai trattamenti tradizionali. È tuttavia essenziale consultare un medico prima di aggiungere nuovi rimedi al proprio regime terapeutico.

Ginseng, magnesio, cannella, aloe vera, Coprinus, Maitake, Agaricus e Cordyceps abbassano la glicemia elevata e sono quindi utili sia quando la glicemia è elevata, sia nel diabete, e altri hanno mostrato potenziali effetti positivi nel migliorare il controllo della glicemia. Questi non sono sostituti dei farmaci prescritti ma possono servire come complementi per ottimizzare la gestione del diabete. Ad esempio, il ginseng americano è noto per la sua capacità di aumentare la sensibilità all'insulina, contribuendo così a regolare i livelli di glucosio nel sangue.

È fondamentale evidenziare che, sebbene alcuni studi mostrino benefici, il settore dei rimedi naturali necessita di ulteriori indagini per verificare l'efficacia e la sicurezza di questi metodi. Le Dietary Guidelines for Americans consigliano l'assunzione giornaliera di 22 a 34 grammi di fibre, rimarcando l'importanza di una dieta bilanciata nel controllo del diabete.

Integrare la propria dieta con alimenti ricchi di nutrienti essenziali, unitamente a un'adeguata attività fisica, costituisce la base per una gestione efficace del diabete. Alcuni minerali come il cromo e il magnesio hanno dimostrato di svolgere un ruolo chiave nel metabolismo dei carboidrati e dei grassi, essenziali per la risposta cellulare all'insulina.

Nonostante l'attrattiva dei rimedi naturali, è importante ricordare che non esistono soluzioni miracolose. La gestione del diabete è un percorso complesso che richiede un approccio olistico, includendo la supervisione medica, modifiche dello stile di vita e, quando necessario, l'uso di farmaci. L'obiettivo è mantenere i livelli di zucchero nel sangue entro intervalli salutari, prevenendo le complicanze a lungo termine e migliorando la qualità della vita.

GINSENG: UN ALLEATO CONTRO IL DIABETE
Il Ginseng è considerato un prezioso alleato nella lotta contro il diabete, grazie alla sua capacità di migliorare la sensibilità all'insulina e regolare i livelli di glucosio nel sangue. Questa radice, usata da secoli nella medicina tradizionale, sta guadagnando interesse anche nella comunità scientifica moderna per i suoi potenziali benefici nel controllo del diabete.

Il ginseng, in particolare quello americano (Panax quinquefolius), si distingue per la sua capacità di agire sul metabolismo glucidico. Studi hanno mostrato che può migliorare significativamente il controllo della glicemia, specialmente quando utilizzato insieme ai trattamenti convenzionali per il diabete. Questo effetto è attribuito alla presenza di ginsenosidi, i principi attivi del ginseng, che sembrano incrementare l'efficienza dell'insulina nel corpo.

La modalità d'uso del ginseng americano può variare, ma comunemente viene assunto sotto forma di supplemento. Le capsule di estratto standardizzato sono tra le forme più studiate e raccomandate, poiché offrono una concentrazione controllata di ginsenosidi. È importante, tuttavia, consultare un medico prima di iniziare l'assunzione di ginseng, specialmente se si stanno già assumendo farmaci per il diabete, per evitare il rischio di ipoglicemia.

Per quanto riguarda il dosaggio, non esiste una quantità universale raccomandata, in quanto può variare in base alle esigenze individuali e al tipo di estratto utilizzato. Tuttavia, studi clinici hanno spesso impiegato dosi giornaliere nell'ordine dai 200 a 400 mg di estratto di ginseng americano, dimostrando miglioramenti nei livelli di glucosio a digiuno e nella tolleranza al glucosio.

CROMO E MAGNESIO: MINERALI PER L'EQUILIBRIO GLICEMICO
Il Cromo e il Magnesio sono due minerali essenziali che giocano un ruolo cruciale nel mantenimento dell'equilibrio glicemico e nel controllo della glicemia, fattori fondamentali nella gestione del diabete. La loro importanza per la salute metabolica emerge con forza dalla ricerca scientifica, che ne ha esplorato gli effetti e le modalità d'uso per supportare le persone con diabete.

Il CROMO è un elemento traccia che interviene nel metabolismo dei carboidrati, facilitando l'azione dell'insulina e migliorando il controllo del glucosio nel sangue. La sua assunzione è particolarmente indicata per chi vive con il diabete di tipo 2, poiché può aiutare a ridurre la resistenza all'insulina. Gli studiosi hanno osservato come supplementi di cromo possano portare a una modesta diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue in persone con diabete, suggerendo dosaggi che variano generalmente tra i 200 e i 600 microgrammi al giorno, a seconda delle esigenze individuali e della formulazione del supplemento.

Il MAGNESIO, d'altra parte, è coinvolto in più di 300 reazioni enzimatiche nel corpo, molte delle quali influenzano direttamente il metabolismo del glucosio e la sensibilità all'insulina. Un adeguato apporto di magnesio può contribuire a migliorare la funzione insulinica e a prevenire le fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue. La ricerca indica che bassi livelli di magnesio sono spesso associati a un aumentato rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, evidenziando l'importanza di questo minerale nella dieta quotidiana. Il magnesio si trova in alimenti come verdure a foglia verde, noci, semi e cereali integrali, ma può essere anche assunto tramite integratori, con dosaggi consigliati che variano in base all'età, al sesso e alle condizioni di salute.

Integrare la dieta con cromo e magnesio, quindi, può essere una strategia utile per chi cerca di migliorare il controllo della glicemia attraverso metodi naturali. Tuttavia, è essenziale procedere sotto la guida di un professionista sanitario per evitare interazioni con altri farmaci e per assicurarsi che l'integrazione sia appropriata e sicura.

CANNELLA: PIÙ DI UNA SPEZIA
La cannella è riconosciuta non solo per il suo aroma distintivo ma anche per i suoi benefici nel supporto del controllo della glicemia, rendendola un complemento interessante per chi gestisce il diabete. Questa spezia millenaria, apprezzata in tutto il mondo per le sue proprietà culinarie, nasconde virtù che vanno oltre la cucina.

La ricerca ha evidenziato come la cannella possa influenzare positivamente la sensibilità all'insulina e aiutare a moderare i livelli di glucosio nel sangue. Questi effetti sono particolarmente rilevanti per le persone con diabete di tipo 2, dove il corpo lotta per utilizzare l'insulina in modo efficace.

L'inserimento della cannella nella dieta quotidiana è semplice. Può essere aggiunta a bevande calde, spolverata su frutta e cereali, o utilizzata in varie ricette per arricchirne il sapore senza aggiungere zuccheri. La flessibilità di utilizzo della cannella permette di sfruttarne i benefici senza grandi sforzi o cambiamenti radicali alla dieta.

Nonostante le sue promettenti proprietà, è cruciale usare la cannella con moderazione. Esistono diverse varietà di cannella, e alcune possono contenere livelli significativi di cumarina, un composto che può essere nocivo se assunto in grandi quantità. La varietà di Ceylon è spesso consigliata per un uso più sicuro a lungo termine, grazie ai suoi bassi livelli di cumarina.

ALOE VERA: BENEFICI OLTRE LA PELLE
L'Aloe Vera è rinomata non solo per i suoi effetti benefici sulla pelle ma anche per le sue proprietà salutari interne, particolarmente per il controllo del diabete. Questa pianta succulenta, usata da millenni nella medicina tradizionale, offre un tesoro di vantaggi che vanno ben oltre il trattamento di scottature e ferite cutanee.

Recenti studi hanno iniziato a rivelare il potenziale dell'aloe vera nel migliorare la sensibilità all'insulina e abbassare i livelli di zucchero nel sangue nelle persone affette da diabete di tipo 2. Questi effetti sono attribuiti ai fitochimici presenti nel gel di aloe vera, che aiutano a migliorare l'efficacia dell'insulina prodotta dal corpo e a ridurre la glicemia.

L'utilizzo dell'aloe vera per il controllo del diabete può avvenire in diverse forme. Alcuni preferiscono consumare il gel direttamente dalla foglia della pianta, mentre altri optano per succhi o integratori che contengono estratto di aloe vera. È importante, però, assicurarsi della qualità e della purezza del prodotto scelto, poiché la presenza di aloina, un composto trovato nella corteccia esterna della foglia, può causare effetti collaterali se assunto in grandi quantità.

La dose ottimale di aloe vera non è ancora stata definita chiaramente, e varia in base alla forma del prodotto e alle condizioni individuali. Tuttavia, la ricerca suggerisce che dosi moderate possono fornire benefici senza causare effetti indesiderati significativi. L'aloe vera rappresenta un'opzione naturale promettente per coloro che cercano di migliorare la gestione del loro diabete. Con le giuste precauzioni e sotto la guida di un professionista della salute, l'integrazione di questo antico rimedio nel controllo del diabete può offrire un supporto prezioso nel percorso verso il benessere.

MICOTERAPIA e DIABETE
Nell’area metabolica per molti funghi è stata descritta un’azione terapeutica sul controllo della glicemia, dell’ipercolesterolemia, dell’ipertrigliceridemia, dell’ipertensione e del diabete 2. Tali effetti sono stati correlati alla presenza di fibre e polisaccaridi (beta-glucani), ma nel tempo gli studi scientifici hanno dimostrato un’azione ben più profonda e articolata orientata al recupero della salute effettuata da numerose altre molecole bioattive in essi contenute. Per molti funghi è stata infatti dimostrata azione antitumorale, antivirale, antitrombotica, anti-ipertensiva, di controllo della glicemia, di miglioramento della memoria e della concentrazione e anti-aging.

Tra i funghi più studiati per la sindrome metabolica e il diabete 2 vi sono la Grifola frondosa o Maitake e il Coprinus comatus, ma si sono dimostrati molto utili anche l’Agaricus blazei Murrill, il Ganoderma lucidum (Reishi), l’Auricularia auricula judae e il Cordyceps sinensis.

La GRIFOLA FRONDOSA (MAITAKE) è chiamato anche il fungo del metabolismo. Oltre all’elevata quantità di beta-glucani, ha dimostrata attività anti-amilasica e anti-glucosidasica, la più potente tra tutti i funghi ad oggi studiati, che permette un elevato controllo dell’iperglicemia. In pratica inibisce la funzione di enzimi, come l’alfa-glucosidasi, che sono deputati al processo di digestione e utilizzazione dei caboidrati nell’intestino, riducendo l’iperglicemia post-prandiale. (9,10)

Inoltre sono ampiamente dimostrati in letteratura i suoi effetti di miglioramento della sensibilità insulinica e di riduzione della resistenza insulinica periferica, di regolazione dei livelli di glicemia, di emoglobina glicata, dei grassi nel sangue e di tutta una serie di parametri metabolici che possono risultare alterati in questa condizione clinica; conseguentemente contribuisce al controllo del peso e delle sintomatologie associate al diabete 2 quali ad esempio l’ipertensione. (11-15)

Il COPRINUS COMATUS è un fungo ricco in vanadio che è stato studiato in modelli di diabete sia di tipo 1 che di tipo 2. Il vanadio ha infatti attività revitalizzante delle cellule beta del pancreas deputate alla produzione di insulina, quindi la sua assunzione può essere di aiuto anche in presenza di diabete 1 (autoimmune). In ogni caso è risultato molto efficace nella riduzione della glicemia e dell’emoglobina glicata anche nel diabete di tipo 2. Da questo fungo è stata isolata una sostanza chiamata “comatina” con effetti ipoglicemizzanti, in grado di inibire la glicosilazione non enzimatica e di migliorare la sensibilità periferica all’insulina. (16-19)

Il GANODERMA LUCIDUM (Reishi) è un fungo con storia millenaria di utilizzo in Cina, ed è conosciuto anche come fungo della longevità o dell’immortalità. La sua somministrazione migliora la gestione della glicemia nel topo e i suoi effetti, oltre che alla riduzione dell’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, sono stati attribuiti anche alla sua importante azione anti-infiammatoria e anti-ossidante. È stato dimostrato che facilità il rilascio di insulina da parte delle cellule pancreatiche e che migliora significativamente la sensibilità periferica all’insulina e riduce la glicazione proteica. Tali effetti dipendono molto anche dalla sua capacità di migliorare la composizione e l’attività della flora microbica intestinale (microbiota e microbioma). Una peculiarità importante del Ganoderma lucidum nella gestione del diabete 2 è la sua importante protezione cardiovascolare, soprattutto in considerazione del fatto che il rischio cardiovascolare nei soggetti affetti da diabete 2 è di 10 volte superiore rispetto a soggetti sani. (20-24)

L’AURICULARIA AURICULA-JUDAE è un fungo gelatinoso a forma di orecchio (chiamato anche orecchio di Giuda) e di colore rosso scuro a volte quasi nero. È molto popolare in Cina dove viene usato per ridurre il “calore” del corpo, ossia l’infiammazione. Ha effetto ipoglicemizzante grazie alla grande quantità di fibre e mucillagini che contiene; contiene un elevato livello di melanina e polifenoli che gli conferiscono attività anti-ossidante e anti-infiammatoria che contribuiscono a migliorare la resistenza insulinica. È un fungo molto interessante anche per la sua funzione di protezione epatica, di fluidificazione della bile e di miglioramento delle funzioni intestinali. Nel diabete 2 la funzione epato-biliare è in genere compromessa e condiziona la salute dell’intestino; per questo motivo il sostegno con Auricularia potrebbe risultare particolarmente efficace. Come il Ganoderma inoltre, esercita un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare con riduzione del rischio di aterosclerosi e di infarto e ictus. (25-30)

Il CORDYCEPS SINENSIS è un fungo che cresce nell’altopiano Tibetano, tra i 3600 e i 5000 metri, parassita di un insetto (Hepialis armoricanus) che ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tibetana. È uno dei funghi più interessanti per le sue articolate proprietà sulla salute. La sua efficacia è stata dimostrata anche nella gestione della sindrome metabolica e del diabete di tipo 2 dove migliora la gestione della glicemia e riduce efficacemente la glicazione proteica. Uno degli effetti più interessanti del Cordyceps, probabilmente correlato alla sua azione di riequilibrio ormonale, è la sua capacità di migliorare il rapporto massa magra/massa grassa che corrisponde ad un miglioramento del metabolismo e della salute. Ha azione antiossidante e anti-infiammatoria che contribuiscono a migliorare la sensibilità periferica all’insulina e ha dimostrato effetti protettivi a livello cardiovascolare, renale e neurologico. La sua azione ossigenante e antiossidante permettono di migliorare il metabolismo a livello cellulare riducendo anche il rischio di degenerazione oncologica. (31-38)

L’AGARICUS BLAZEI MURRILL è molto studiato per la sua attività di potenziamento immunitario e antitumorale. La sua assunzione nell’uomo è stata associata a riduzione della massa grassa, in particolare viscerale, a miglioramento dei rapporti dei lipidi nel sangue (colesterolo, HDL, trigliceridi) e ad un miglioramento della gestione della glicemia. La sua associazione con il Corpinus comatus migliora la sintomatologia associata al diabete 1. In numerosi studi è stata dimostrata la sua attività anti-iperglicemica, ipocolesterolemica e antisclerotica evidenziando un’attività antidiabetica generale con miglioramento della resistenza insulinica. Interessante la sua capacità di aumentare la concentrazione di adiponectina (sostanza chiamata anche “bruciagrassi”) che favorisce la perdita del grasso accumulato nell’area viscerale.

La sua azione è stata studiata anche insieme a farmaci antidiabetici con miglioramento della funzione e riduzione degli effetti collaterali. (39-41)

Questa generale panoramica dell’azione dei funghi sul metabolismo e sulla prevenzione e gestione del diabete 2 permette di comprendere come essi agiscano in modo profondo e articolato. Ognuno di essi ha peculiarità che possono influire sulla scelta di quale fungo utilizzare in particolari condizioni e sintomatologie. È anche molto interessante notare che il loro utilizzo può essere effettuato in concomitanza con i farmaci con i quali non interferiscono, anzi, ne ottimizzano la funzione riducendone gli effetti collaterali.

Poiché la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2 sono in crescita esponenziale e condizionano in modo importante la salute e la qualità della vita delle persone affette, può essere molto utile considerare l’utilizzo di questi “super-alimenti funzionali” soprattutto in prevenzione, per ridurre il rischio di sviluppo di tali patologie.

“Il ruolo e gli evidenti benefici dei funghi e dei loro polisaccaridi, oltre ad essere usati da millenni dall’Arte Medica, ultimamente hanno anche avuto innumerevoli conferme dagli studi scientifici. Però, nonostante non ci siano dubbi sui numerosi benefici apportati dai funghi medicinali, siamo ancora molto lontani dalla validazione clinica di questi importanti serbatoi di nutrienti. Nonostante tutti i dati noti sulle potenzialità dei funghi, il loro consumo a scopo medicinale è ancora ristretto ad un piccolissimo numero di medici.

C’è sicuramente bisogno di sensibilizzare la Comunità medica e non medica sul fatto che i funghi medicinali devono essere:

• coltivati in ambienti esenti da inquinanti,
• controllati nella loro purezza chimico-fisica,
• prescritti da medici competenti,
• consumati per lunghi periodi di tempo…

al fine di sfruttare al massimo il potenziale preventivo e curativo di questa preziosa risorsa naturale” (Dr. Roberto Gava in https://www.robertogava.it/

Attenzione però ad un particolare
Bisogna però fare molta attenzione alla sicurezza dei funghi in generale e dei funghi medicinali in particolare, perché questa dipende dalla fonte dei funghi, dal metodo di estrazione e dalla purezza dei loro polisaccaridi.

Alcuni funghi possono contenere composti nocivi, come i metalli pesanti e alcune micotossine che, se i funghi vengono consumati in grandi quantità, possono causare disturbi gastrointestinali, mal di testa, affaticamento e crampi muscolari,[42] specialmente in soggetti con una debole funzionalità epatica.
Comunque, se gli integratori di funghi medicinali sono prodotti da una ditta seria, sono sicuramente ben tollerati e svolgono un ruolo positivo nel mantenimento e nel ripristino della nostra salute globale, ma anche nell'aumentare le nostre difese antivirali e antiossidanti, che oggi sono particolarmente fragili nella maggior parte dei soggetti, specie i bambini, gli anziani e le persone affette da una o più patologie croniche.

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ERBORISTERIA ARCOBALENO
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Fonti: https://stefaniacazzavillan.it/ e https://crystalweed.it/

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